Il pilota di Borgo Valsugana soffre ma stringe i denti, chiudendo secondo al Nuraghi e Vermentino ed assicurandosi il successo nella serie N5 Italia sterrata.
È stato un Rally Nuraghi e Vermentino a due facce, quello vissuto da Riccardo Rigo nel recente fine settimana, con la gioia da una parte, quella per aver messo nella sua già ricca bacheca il Trofeo N5 Terra, e con la delusione dall'altra, a causa di un guasto tecnico che lo ha tagliato fuori dai giochi nella prima tappa. Pronti, via e sul primo tratto cronometrato, quello di “Tula - Erula”, sulla Citroen DS3 N5 del pilota di Borgo Valsugana, sempre curata da Power Brothers ma condivisa per l'occasione con Mirco Gabrielli, il cedimento di un raccordo si traduceva nella perdita dell'idroguida. “Eravamo consapevoli della durezza delle strade sarde” – racconta Rigo – “ma non ci aspettavamo una doccia fredda così rapida. È stata incredibilmente dura riuscire a portare fuori dalla speciale la DS3 senza idroguida, un calvario che non auguro a nessuno. Ero demolito.” Grazie al lavoro svolto dai fratelli Colonna la vettura del double chevron veniva messa in condizione di ripartire per il giorno seguente ma il fardello del super rally, cinque i minuti di penalità sulle spalle, non consentiva al portacolori di Scuderia Malatesta di puntare alla rimonta. Evitando ogni possibile rischio, anche in virtù di uno stato di forma fisico non ottimale dopo la sudata del Venerdì, Rigo metteva la propria firma sui crono cinque e sei, garantendosi la seconda piazza di classe ed i punti necessari per diventare campione nella serie N5 Italia. “Abbiamo pensato solamente ad arrivare alla fine” – aggiunge Rigo – “perchè, approfittando dell'assenza dei nostri rivali diretti in campionato, potevamo chiudere la partita per il Trofeo N5 Terra e così è stato. Lo abbiamo vinto ed è stata una soddisfazione grande, grazie a Mirco, a Daiana ed ai ragazzi di Power Brothers che hanno svolto un lavoro incredibile nell'annata.” Persa l'opportunità di difendere il titolo nel raggruppamento 4WD resta comunque aperta la battaglia per la medaglia d'argento nel Campionato Italiano Rally Terra, senza dimenticare un Trofeo N5 Italia che vede Rigo ricucire parzialmente il ritardo dal terzetto di testa. All'ultimo atto della stagione, il Rally del Brunello di fine Novembre, ne vedremo delle belle. “È stato un 2024 molto positivo per noi” – conclude Rigo – “perchè abbiamo confermato quanto di buono dimostrato lo scorso anno. Sapevamo che difendere il titolo nel CIRT sarebbe stato molto difficile, soprattutto nel confronto diretto con un giovane Fontana al quale vanno i miei più sentiti complimenti, ma non abbiamo ancora terminato. All'appello manca il Brunello e possiamo chiudere in bellezza, sia nel CIRT che nel Trofeo N5 Italia. Ci proveremo, è sicuro.” |